Decreto “Cura Italia” per rispondere agli italiani in questo periodo di emergenza Corona virus
Per la salute delle persone, per il potenziamento del sistema sanitario nazionale, per le famiglie, per chi lavora e fa impresa. Serviva una prima risposta forte dal governo ed è arrivata.
Qui trovate le principali misure della manovra “Cura Italia”.
Altre ne arriveranno nei prossimi giorni. Nessuno sarà lasciato solo, questo è il nostro impegno.
Famiglie
Il decreto prevede un pacchetto famiglia che include anche il bonus baby sitter. Nel decreto è previsto un congedo parentale per i genitori dipendenti a decorrere dal 5 marzo (dalla chiusura delle scuole in tutta Italia) per un periodo continuativo o frazionato che non può essere superiore ai 15 giorni per i figli fino a 12 anni. I giorni di congedo prevedono un’indennità pari al 50% della retribuzione e il periodo di congedo parentale è coperto da contribuzione figurativa.
Il congedo parentale può essere fruito alternativamente da entrambi i genitori per un totale di 15 giorni complessivi a patto che nel nucleo familiare non vi sia un genitore che prende altra forma di sostegno al reddito. Per le famiglie con figli disabili non vi è il limite di età di 12 anni.
Alternativamente al congedo parentale, si potrà scegliere il bonus baby sitter di 600 euro.
Le modalità operative per accedere al congedo saranno stabilite dall’INPS. Sulla base delle domande pervenute, l’INPS provvede al monitoraggio comunicando i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze.
Lavoro
È previsto un nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali in favore di: aziende che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario; aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà;
Le Regioni, inoltre, possono autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto.
Lavoratori dipendenti
Ai titolari di redditi di lavoro dipendente che possiedono un reddito complessivo di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro, sempre nel mese di marzo.
Lavoratori autonomi e Partite IVA
Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data e, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, agli operai agricoli a tempo determinato e ai lavoratori dello spettacolo, è riconosciuta un’indennità di 600 euro per il mese di marzo.
Disabilità
Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità di lavoro agile.
I datori di lavoro sono tenuti ad autorizzare la modalità di lavoro agile ai lavoratori dipendenti che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità ospitata in un centri riabilitativi chiusi dal provvedimento.
Qualora il familiare con disabilità sia un minore la modalità di lavoro agile non può essere rifiutata, salvo che questo sia incompatibile con le caratteristiche dell’impresa. Il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni.
Casa
Le rate del mutuo sulla prima casa sono sospese per chi è in difficoltà, senza necessità di presentare l’Isee.
Il beneficio è esteso anche ai lavoratori autonomi. In pratica, si ampliano le maglie del già attivo “Fondo Gasparrini” anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti che dovranno presentare l’autocertificazione di un calo di oltre un terzo del fatturato per l’emergenza, rispetto all’ultimo trimestre 2019.
Imprese e Fisco
Stop a versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per le imprese colpite dall’emergenza.
I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi:
- in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020
- o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
Negozianti e Artigiani
Ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1.
Fondi per i redditi bassi
- cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro
- e che nel corso del 2019 hanno prodotto un reddito da lavoro non superiore a 10.000,00 euro
Si tratta di una misura di sostegno per lavoratori dipendenti e autonomi, inclusi i professionisti iscritti agli enti di diritto privato.
Il fondo avrà un limite di spesa di 200 milioni per il 2020 e i criteri di priorità (e le modalità di attribuzione) verranno adottate entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali.
Sanificazione
Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
Sanità
Previsti inoltre presidi sanitari straordinari anche per il servizio sanitario militare: il personale medico e infermieristico militare aumenterà di 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.
Mascherine
Per la gestione dell’emergenza COVID-19, e fino al termine dello stato di emergenza, con autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità, è consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme.
Requisizione beni
Fino al 31 luglio 2020, la protezione civile potrà autorizzare la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere, occorrenti per fronteggiare la predetta emergenza sanitaria, anche per assicurare la fornitura delle strutture e degli equipaggiamenti alle aziende sanitarie o ospedaliere ubicate sul territorio nazionale, nonché per implementare il numero di posti letto specializzati nei reparti di ricovero dei pazienti affetti da detta patologia.
Piccole e Medie imprese
Inoltre le PMI potranno avvalersi di misure di sostegno finanziario dello Stato, fino al 33% dei prestiti erogati:
- per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del presente decreto, gli importi accordati, sia per la parte utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in tutto o in parte fino al 30 settembre 2020;
- per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020 i contratti sono prorogati, unitamente ai rispettivi elementi accessori e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre 2020 alle medesime condizioni;
- per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti; è facoltà delle imprese richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale.
Sostegno al credito
Il sistema bancario collabora costruttivamente perché imprese e famiglie non rimangano senza accesso al credito.
I 350 miliardi si riferiscono alla mobilitazione di liquidità dovuta al congelamento delle rate in scadenze fino al 30/9, al congelamento dei prestiti bullet (con restituzione in rata unica), al potenziamento del fondo PMI, all’effetto della maggiore patrimonializzazione derivante dalla conversione delle DTA in credito d’imposta e alle garanzie CdP specifiche per l’erogazione di nuovo credito.
Sanità e Protezione civile
Come ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il primo intervento legato al decreto ‘Cura Italia’ “è un finanziamento molto significativo per il Sistema Sanitario Nazionale, la Protezione civile e gli altri soggetti pubblici impegnati nell’emergenza.
Sono risorse per quasi 3,5 miliardi per sostenere il lavoro eroico e straordinario”.